venerdì 4 aprile 2008


IL PICCOLO 26-03-08

Porto, va al rallentatore il protocollo sicurezza: di nuovo dal prefetto

VERTICE TRIESTE Si allungano i tempi per la firma del protocollo di sicurezza tra tutti i soggetti che operano nel Porto di Trieste. La prossima settimana è stata convocata dal Prefetto un’altra riunione del gruppo di lavoro che sta preparando la bozza sulla falsariga di quanto già siglato a Genova, Napoli e Ravenna. Le previsioni di chiusura dell’accordo erano ottimistiche riguardo ai tempi perché il Prefetto Giovanni Balsamo aveva già indicato le linee generali lungo le quali muoversi fin dai primi incontri a fine gennaio. Per questo motivo si pensava di poter concludere e firmare entro 30 giorni. Gli strumenti indicati per raggiungere uno standard di sicurezza in linea con le esigenze di uno scalo moderno, a partire dalla fase di prevenzione attuata dagli stessi lavoratori, erano quelli già adottati nei maggiori porti italiani. In particolare la costituzione del S.o.i. (Sistema operativo integrato) di competenza dell’Azienda sanitaria, per assicurare un monitoraggio costante delle attività e degli interventi messi in atto dalle imprese impegnate in Porto. Un altro obiettivo è quello di elevare professionalmente le figure – già esistenti in molte imprese – dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls), in modo che possano avere accesso a tutte le strutture dei terminalisti, un po’ come accade per gli ispettori dell’Autorità Portuale. Allo stato attuale non esiste, e per questo risulta un altro degli obiettivi, un coordinamento tra gli stessi Rls e tra Rls e gli altri soggetti incaricati di assicurare il rispetto delle norme di sicurezza. Avere un maggior numero di lavoratori a disposizione per questo tipo di controlli, o addirittura dei presidi permanenti all’interno del Porto come è stato concordato a Napoli e a Genova, si traduce però nella necessità di reperire di risorse. E proprio su questo punto sembra essersi rallentato l’iter per l’accordo. «Sono le imprese che devono aiutare in questo senso – avevano spiegato i sindacati – è anche ciò che intendiamo quando parliamo di maggior coinvolgimento delle aziende sul tema della sicurezza nel mondo del lavoro». Autorità Portuale, Azienda sanitaria, Capitaneria di Porto, sindacati, rappresentanti degli spedizionieri e della Lega delle Cooperative torneranno a riunirsi nei prossimi giorni. Tempi allungati anche per il contratto integrativo dei lavoratori di Trieste Marine Terminal del Molo VII. Dopo la bocciatura - da parte dell’assemblea dei lavoratori - dell’ accordo raggiunto dai sindacati con Tmt, negli incontri delle scorse settimane sono stati gli stessi lavoratori a ribadire che il corrispettivo economico (un aumento di circa 200 euro lordi al mese, 100 legati alla produttività e 100 alla flessibilità del turno di lavoro) non è sufficiente per quanto richiesto dall’azienda terminalista. «Abbiamo già avuto un incontro con Tmt per riferire le richieste dei lavoratori – ha spiegato Rosario Gallitelli della Fit- Cisl – abbiamo istituito una mini commissione per esaminare le novità dell’orario di lavoro. Non mi sembra una situazione drammatica, vedremo come andrà la trattativa nella prossima riunione fissata per l’8 aprile». Riccardo Coretti

Nessun commento: